venerdì, gennaio 18, 2008

Dublin 08

"Nooo dè, o come fo? Ma si riconosce che sono io dè!" Niente, dopo essere arrivato 5 minuti prima della chiusura del check-in, per seguire il suo Livorno, brutta sorpresa per Carletto. La sua carta d'identità non è in condizioni: manca un centimetro in alto e un centimetro in basso, sembra sbranata da una tigre e TUTTA la Ryanair accorsa per l'evento cerca di fargli capire che non la possono accettare. Non ha il passaporto quindi niente Dublino. Anche la mamma, che in un primo momento lo difende, come usciamo parte: "Ma dè, che figure mi fai fare? Ma che è quella cosa lì? Te lo meriti dè!"

Arriviamo in 4 (io, Cecco, Francesco - Livorno, Alfredo - Messina) a Dublino alle 19:20 ora locale dopo un volo perfetto di 2 ore e mezzo. 6€ di bus per il centro; ci scarica in O'Connell Street, la strada principale. Camminiamo verso l'ostello e ci imbattiamo nel superpilastrone The Spire, alto millemila metri e una strana opera d'arte che m'è piaciuta: un omino del semaforo a grandezza naturale che cammina [ho scoperto leggendo il giornale che è molto criticata dai dubliners.. sembra non vogliano niente di nuovo in questa città (in riferimento anche alla U2 Tower)].

Incontriamo Alessio (tipo incredibile, che risate), livornese, amico di Francesco che studia qui da qualche mese. Litton Lane Hostel: 40,25€ per tre notti. Stanza 34, piano 3, letto 4. Puzzo incredibile di piedi appena entriamo.. e viene tutto dall'unica persona che c'è dentro.. che schifo! In apnea sistemiamo le nostre cose e usciamo per cena. L'ostello è comunque carino! Andiamo in Temple Bar (la zona), vediamo il mitico Temple Bar (celebre pub) poi alla ricerca di un posto dove mangiare tipico irlandese. Lo troviamo, mangiamo molto bene, salmone, fish&chips con salse strane [1^ pinta di Guinness: buonissima, ma proprio buona buona] e spendiamo 23€ a testa. CAZZO! Un piatto e una birra. Niente male.. purtroppo la media è quella dappertutto. Capiamo subito come funziona con Alessio: usciamo dal ristorante ed entriamo nel pub sotto perchè ci sono due ragazze che ci guardano. Lui le "batte" (ci prova) in un inglese bellissimo.. poi ancora a giro, Hard Rock Cafè (chiuso) foto ad una macchina appesa dentro sottosopra con targa Zoo Tv. Altro pub [2^ Guinness] il Cecco prova la Bulmer's (sidro).

Andiamo a letto. Sono l'unico che non riesce ad addormentarsi prima che Alfredo inizi a russare (se si può chiamare russare..): un concerto incredibile, con cambi di tonalità, assoli.. dopo un po' mi alzo, lo smuovo, smette giusto 5 minuti, il tempo di farmi addormentare. Al risveglio russa ancora.

Sveglia, colazione nell'ostello, giro nella Viking/Medieval Area: St. Patrick's Cathedral (1192), Dublin Castle, ecc. Fa freddo, è umido, piove un pochino, poi esce il sole, poi piove mentre c'è il sole. pioggia leggera, non fastidiosa. Questo è il clima. Tappa al Trinity College: enorme.. pieno di gente, spettacolare. Come Novoli.. sì.. Incontriamo l'amico Oscar Wilde sdraiato su una roccia e poi brunch con bacon, sausages & egg e coca: è il nostro pranzo (h11:45). Fireworks: dai vigili del fuoco irlandesi (il Cecco e Francesco sono vigili del fuoco). Con molto piacere ci fanno entrare e uno di loro ci mostra i mezzi e le attrezzature. Ovviamente io capisco cosa dice, loro capiscono cosa gli fa vedere.

"Ragazzi io poi devo cercare il Clarence Hotel, devo fargli delle foto!" - ci sono passato già 4-5 volte senza accorgermene. Sorpreso mi accorgo di esserci davanti. Foto. Ci incamminiamo verso il Guinness Storehouse per farci una Guinness e vedere il museo. A metà ci fermiamo in un pub. The Pale. Sono le 14. Pinta di Smithwick's (ottima). La zona dello Storehouse ricorda Joyce, fa un po' città industriale di fine '800, molto particolare. Ci facciamo i 7 piani che illustrano tutte le fasi della produzione della birra e la sua storia; una volta in vetta (7° piano, bar a vetri dal quale si vede tutta la città a 360 gradi: dal 7° piano di qualsiasi altra città non si vedrebbe niente..) ci gustiamo una pinta di Guinness gratis (non gratis..compresa nel biglietto) dopo averne degustata un po' ad un altro piano..

Cena. Lo tenevo d'occhio dal momento del nostro arrivo. Era arrivato il suo momento. Burger King. Crispy Chicken Meal. Poi altro giro. Altro panino, lo stesso. Incredibile. Adesso viene il bello. Anzi, il brutto. Vado in bagno per lavarmi le mani, e che succede? Da un bagno sento arrivare strani suoni, tipo qualcuno che fa sesso o roba del genere, con tutto il campionario di suoni che in questo caso si possono sentire. L'unico problema: sentivo solo lamenti maschili! Mi asciugo velocemente e scendo. Racconto l'evento. Mi sembra comunque strano che possa essere davvero quello che ho sentito. 5 minuti e vediamo scendere una guardia che butta fuori 2 neroni incredibili. Si stavano inchiappettando davvero..

Passiamo la serata al Turk's Head in compagnia di una simpatica e carina ragazza coreana che dice di innamorarsi di qualsiasi italiano guardi negli occhi. E' vero. Infatti ci prova con tutti noi per motivi diversi. Parla solo inglese quindi faccio da tramite quando rivolge complimenti agli altri, tipo al Cecco.. iiiiiiiihhhh! Pinta di birra. Quando ci abbandona incontriamo delle ragazze che ci fanno entrare gratis in un club, ci offrono uno shot alla mela. Alessio ci prova. Nulla. E' pieno di ragazze che ti fermano, fanno pubblicità ad un determinato locale. Non ci stanno provando con te. Lavorano. Per Alessio non funziona così. Lui per non sbagliarsi le "batte" tutte. Incontriamo un'altra sua amica, una certa Kim, francese. Carina eh, però proprio francese.. infatti ci sta sul cazzo a tutti. Tranne ad Alessio, che perde la testa. Lo perdiamo, è proprio innamorato. Andiamo in un night club (cioè dove si balla, non dove ci sono le maiale) di 3/4 piani, cioè: sotto si balla, gli altri piani sono fatti a pub. Cameriera francese molto carina. Siamo tutti d'accordo. Altra birra mentre la tv trasmette gli highlights della serie B inglese.. oh che gol fanno! Letto. Dormo dopo aver fermato quel russatore di Alfredo.

Sveglia e colazione. Oggi andiamo al mare! Asciugamano e pallone. Sì. Prendiamo il treno verso Howth. Arriviamo nella classica Irlanda di campagna. Bel paesaggio. Porto, gente che lavora. Altri tempi. C'è una foca che ci segue e ci viene incontro (sì, foca, con la "o"), poveraccia. Non sappiamo come possa sopravvivere tra le navi. 3 ragazze americane ci seguono (importante: la quantità di belle ragazze a Dublino è quasi illegale) ma a noi interessa vedere il paese.. Dopo aver salutato il Faro andiamo verso le colline, gli scogli a picco sul mare, insomma verso la morte. Il bellissimo sentiero ci porta su, lontano dalla civiltà. Meditazione. Al ritorno becco la casa di Yeats (conoscete?). Mangiamo sul mare in un posto rustico. C'è chi prova il pesce, buono ma freddo e chi opta ancora per pancetta, salsiccia, uova.. beviamo coca. 10€. Usciamo, non pieni, entriamo nell'alimentari accanto e una volta fuori abbiamo tutti un mega sandwich con qualsiasi cosa dentro. Tutto per soli 2,70€. Un affare. Torniamo in città.

Autobus per Phoenix Park (grande tre volte il Central Park di New York). Scendiamo. "Sembra di essere in Kossovo" diciamo tutti. E' vero. In quella zona povertà, case popolari, bambini per strada che giocano. Giovani madri che si trascinano con passeggini pieni e bambini che ronzano intorno. L'altra faccia di Dublino. Un cartellone dice "It's only poverty. She'll grow out of it", e mostra una bambina bionda con alle spalle il paesaggio nel quale eravamo immersi. Troppi figli, pochi soldi. In Irlanda hanno problemi con le gravidanze. Molte campagne pubblicitarie invitano i giovani ad usare il preservativo. Phoenix Park è chiuso, troppo tardi (h16.30). Tempo di vedere il Wellington Monument (mega pilastro in ricordo della battaglia di Waterloo), facciamo un giro e ci perdiamo. Cecco, Francesco e Alessio vanno a caccia di cervi. Io e Alfredo no. Buio. Illuminazione zero. Non possiamo telefonare. Sms. Ci ritroviamo.

Rientriamo in ostello. Incontro casuale con gay per me e il Cecco nelle docce. Il fornitore di donne, Alessio, ci dice che forse stasera una sua amica brasiliana ("questa è bona dè, ma io non ci provo perchè è amica della francese e io mi voglio pigià lei") ci raggiunge. Andiamo a mangiare al Porter House. Pub bellissimo, mille piani, tutto in legno, birra fatta da loro. Cena. Pinta di Brain Blasta, forse la miglior birra mai bevuta! Beviamo beviamo beviamo (Porterhouse Red e altra Brain Blasta) poi arriva Marcelle. Simpaticissima, molto bella, ragazza incredibile! Parla anche un po' italiano (molto bene in realtà, ma lei non ci crede) quindi parlano tutti, anche il Cecco e Alfredo che con l'inglese hanno un rapporto mmm come dire, difficile. Lei è innamorata dell'Italia, è stata a Firenze tre mesi e vuole tornarci. Forse noi siamo tutti un po' innamorati di lei. Parliamo di qualsiasi cosa, poi arriva Bruno, un amico brasiliano che suona. Parlo con lui di musica, conversazione molto interessante. Sto parlando ininterrottamente inglese da ore. Sono in forma. Briao."Ma quanto parli Rì? Ti vedo bene vai!" mi fa il Cecco. Com'era buona quella birra. Ci salutiamo, ci scambiamo della roba, tipo mail, telefono, siti.. Davanti al Temple Bar delle ragazze ci fanno "Italiani?" sì. "Anche noi, de Roma!" Non si sente.. molto simpatiche, anche carine mi sembra. Parliamo parliamo parliamo stiamo un po' insieme, i locali sono chiusi. Strada verso casa insieme. Ciao ciao notte. Che botta! Tocco il letto. Dormo.

"Andate, andate. Ci si vede dopo!" sono ancora un po' in botta la mattina dopo, così lascio andare gli altri. Mi faccio un giro in una parte di città che non ho ancora visto, vado un po' per negozi, compro una maglia. E' pieno di italiani. Al St. Stephen's Green (parco) ribecco subito gli altri, foto foto poi tutti insieme Irish Coffee / Bailey's Coffee a stomaco vuoto (io). Buono. Buttiamo cartoline in un buco a caso, è della posta ma chi sa per dove. Scritte in gaelico ovunque. Forse arriveranno. Ultimo pranzo. Dove? Facciamo finta di essere studenti e ci infiltriamo alla mensa del Trinity College. Che spettacolo! Altro che mensa, sembra un ristorante di lusso. Mangiamo con 7€. Potremmo anche passare per studenti, se solo il Cecco riuscisse a dire almeno qualche parola in inglese invece di "grazie", "quello", "sì".. (grande Cecco!!) se Alfredo non dicesse "thanks you" e se non avessimo sacchetti pieni si souvenirs. Dopo pranzo ci infiliamo a lezione. Ahahah! Boh.. il prof. parla di Euro, capisco cosa dice ma non capisco dove voglia arrivare. Passo davanti a Joyce, saluto, poi davanti al Bonavox, poi giro, compro due cazzate per me, una maglia e una cintura da H&M; ostello, valigia, autobus, traffico, aeroporto, McDonald's, volo, giramento di testa (m'è sembrato di girare a sinistra dall'inizio alla fine del volo), gay che ci prova con noi, Pisa. Saluti. Casa.

In conclusione: la compagnia è stata divertentissima e ci siamo buttati via. Città bellissima, donne bellissime, cibo caro ma buono, birra ottima, pub stupendi, in 10 minuti passi dal sereno alla pioggia, città a misura d'uomo, gente alla mano. Il tipo di intervento più comune per i vigili del fuoco di Dublino è recuperare gente che casca nel fiume Liffey. Ci credo. Sono tutti ubriachi. Nei semafori di Dublino ci sono gli uccelli. Di ogni tipo. Quando scatta il verde per i pedoni si sentono suoni strani, davvero. In Irlanda c'è l'euro, guidano a sinistra. All'inizio guardavamo da tutte le parti prima di attraversare, le auto arrivano davvero da ogni direzione. Dopo un po' mi sono rotto. Ho pensato di aver capito il meccanismo. E infatti ho rischiato la vita. Cammino sul lato sinistro della strada, scendo dal marciapiede per attraversare, non vedendo auto all'orizzonte. 2 secondi e sento alle mie spalle un superclacson "PoOoOoOoOoOoOo!!!!!".. Alessio mi prende per il giubbotto e mi tira indietro, sul marciapiede. Stavo per farmi prendere in pieno da un tram. Lo sapevo. Era per testare la sua reattività.. certo.

Andateci se non ci siete mai stati!



Alcune perle:

Nella foto: quando uno non sa l'inglese puoi fargli fare qualsiasi cosa (Cecco TVB)

"Is possible have a menu?" - Alessio

Il Cecco, col ruzzo, sente parole in inglese e dice la prima cosa che gli viene in mente, tipo Fisher Price.

"Where pub going?" - Alessio

Sugli scogli di Howth legge il cartello "Uneven Surface". "Surface vuol dire surfare il ghiaccio? Surfare il succo di frutta? surfare la candeggina?" - Cecco

La commessa ha il sandwich in mano. Chiede al Cecco cosa ci vuole dentro. Banco con 8 file di roba, pienissimo di cose di ogni tipo. Lui si gira verso di me e mi fa: "Come si dice tutto?"

Colazione. Dico al Cecco quello che deve dire più o meno in inglese per prendere da mangiare. Sta a lui. Parte: "Quello, uno. Sì. Grazie" che inglese..

Wellington Monument, ricordo della battaglia contro Napoleone a Waterloo. "Ma Waterloo è il film con Kevin Costner?" - Cecco

domenica, gennaio 06, 2008